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Viaggi in Egitto, la Farnesina toglie lo sconsiglio a Sharm el-Sheik

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Comunicato diffuso in data 16 luglio 2014 sul sito ViaggiareSicuri in merito ai viaggi in Egitto e in particolar modo nella località di Sharm el-Sheik. La Farnesina toglie lo sconsiglio. Ecco quanto scritto dalla Farnesina. “In considerazione del deterioramento della generale situazione di sicurezza registrato nel Paese, si rinnova la raccomandazione di evitare i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dai resorts situati a Sharm el-Sheik, sulla costa continentale del Mar Rosso, nelle aree turistiche dell’Alto Egitto e di quelle del Mar Mediterraneo.

Si continua infatti a registrare in Egitto un clima di instabilità e turbolenza che spesso sfocia in turbative per la sicurezza. Tale perdurante e difficile fase di transizione comporta la possibilità che si continuino a verificare azioni ostili anche di stampo terroristico in tutto il Paese, eventualità di cui ogni connazionale che si rechi in Egitto, anche nelle aree turistiche, deve essere pienamente consapevole anche alla luce dei recenti, ripetuti episodi avvenuti in varie località.

Si raccomanda pertanto la massima prudenza ai connazionali che si trovino in Egitto, in particolare nei luoghi pubblici come le stazioni dei bus, la metropolitana, i mercati, nonché nelle vicinanze di edifici governativi, stazioni di polizia, installazioni militari, musei e nei tratti stradali che collegano gli aeroporti alle località turistiche.

Più in dettaglio, la situazione appare particolarmente problematica nella regione al confine con la Striscia di Gaza, oltre che al Cairo, ad Alessandria, nelle altre principali città del Delta e del Canale di Suez e nell’area centro-settentrionale della Penisola del Sinai ove si registrano operazioni militari ed uno stato di tensione significativo dovuto all’attività di cellule jihadiste.

Da alcuni mesi le Autorita’ egiziane stanno comunque compiendo un importante sforzo per garantire maggiore sicurezza nelle installazioni turistiche, con particolare riferimento a Sharm el Sheik. I viaggiatori diretti nelle località turistiche debbono tuttavia essere pienamente consapevoli che anche in questi luoghi non si possono escludere gli effetti di tensioni politiche o il rischio di azioni ostili anche di matrice terroristica.

Altro fattore di rischio nella Penisola del Sinai e’ legato alla presenza di tribù beduine che si sono in passato rese responsabili di atti di intimidazione e di violenza, come blocchi stradali (che hanno coinvolto anche gruppi connazionali) e ripetuti sequestri, anche di turisti. Tenuto conto, pertanto, dei rischi connessi alla percorrenza dei tratti stradali che uniscono le diverse localita’ del Sud Sinai, si suggerisce di non recarsi in luoghi al di fuori dell’area turistica di Sharm el Sheik. Si raccomanda comunque di evitare l’area a nord del Sinai adiacente al confine ed in direzione del Monastero di Santa Caterina.”

Ove si decidesse comunque di intraprendere un viaggio turistico in Egitto si raccomanda in ogni caso di affidarsi a Tour Operator professionali.

In tutto il Paese, anche in ragione del brusco deterioramento della situazione economica generale, si osserva inoltre un aumento di casi di micro-criminalità quali borseggi, rapine (anche a mano armata, anche a danno di cittadini stranieri), furti d’auto. Si tratta di un fenomeno relativamente nuovo in Egitto e che suggerisce di mantenere una adeguata soglia di attenzione.

Si evidenzia anche una accresciuta conflittualità nel mondo delle aziende con rivendicazioni salariali, scioperi e iniziative dimostrative da parte dei lavoratori che sono giunti talvolta ad atti di intimidazione non solo nei confronti di proprietà e management, ma anche di tecnici/consulenti stranieri presenti in loco.

Si registra inoltre un sensibile peggioramento della circolazione con aumento di incidenti stradali. Si consiglia di verificare con il proprio Tour Operator le credenziali dell’autista e dei mezzi di trasporto, specie per lunghi tragitti.

Si richiama inoltre l’attenzione sull’importanza di sottoscrivere – prima della partenza – una assicurazione che copra eventuali spese sanitarie (anche per il rimpatrio o il trasferimento aereo in un altro Paese). Si segnala a tal proposito che gli standard medico-sanitari locali non sempre sono paragonabili a quelli europei, e che le strutture private presentano costi elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogate. Pertanto, in casi urgenti e gravi, si potrebbe rendere necessario il rimpatrio sanitario in Italia con vettore aereo ed accompagnamento medico-sanitario – rimpatrio che evidentemente presenta costi molto elevati per il privato cittadino ove egli non possa avvalersi di adeguata copertura assicurativa.


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